“Vogliamo chiarezza”, questo è l’appello del presidente di Confartifgianato Imprese Como Marco Galimberti, che al Corriere di Como spiega: “Le imprese italiane di piccole e medie dimensioni hanno rispettato sempre, seppure con notevoli difficoltà, la norma ticinese. A questo punto ci aspettiamo massima trasparenza nel chiarire tutte le modalità per il lavoro oltreconfine delle aziende rispettose delle norme e che, già oggi, in otto casi su dieci vengono sottoposte a rigorosi controlli”.
Secondo Galimberti è necessario un “libero mercato e rispetto reciproco”. Per quanto riguarda l’ipotesi di un nuovo albo, spiega al quotidiano comasco che “si spera possa maturare in condizioni differenti e con premesse diverse rispetto all’attuale. Chiediamo anche al Ticino chiarimenti su quanto versato in questi anni dalle imprese per l’iscrizione all’albo affinché non ci siano disparità di trattamento tra le piccole e medie e le imprese”.