Il settore degli spedizionieri impiega in Ticino circa mille dipendenti. Il Mendrisiotto è una regione in cui il numero di impiegati nelle case di spedizioni è una componente molto importante per l’economia della regione e per l’occupazione. Negli anni queste aziende hanno pure avuto un ruolo molto importante nella formazione di molti apprendisti.
Nel distretto più a Sud del Ticino, la pressione sui salari è più marcata rispetto al resto del Cantone e le situazioni di abusi nel mondo del lavoro sono più frequenti che altrove e anche il settore oggetto di questo atto parlamentare non è esente da queste situazioni.
Per arginare il degrado e la deregolamentazione in atto in questo settore, dopo due anni di assenza, è stato reintrodotto un Contratto Collettivo tra un’associazione di categoria (sono due le associazioni che rappresentano le aziende) e le organizzazioni sindacali che garantirà regole chiare e salari minimi dignitosi per circa 400 lavoratori.
I partner sociali hanno però dichiarato che l’unica strada percorribile per fermare gli speculatori, sarà quella di rendere il CCL entrato in vigore il 1° gennaio 2018 di obbligatorietà generale. Un percorso che potrebbe essere impegnativo dal momento in cui una delle due associazioni rappresentative delle aziende del settore delle spedizioni, ha apertamente dichiarato di voler combattere questa nuova piattaforma contrattuale.
Tutto questo nonostante le cifre parlino in maniera chiara e assolutamente preoccupante: negli ultimi mesi su 85 nuovi permessi di lavoro rilasciati nel settore delle case di spedizioni, ben 26 contratti avevano salari abbondantemente inferiori ai 3’000 franchi. Una situazione che ha quindi spinto la Commissione Tripartita a decidere che nel 2018 verrà avviata un’inchiesta nel settore.
Pertanto chiedo al lodevole Consiglio di Stato,
1. Si può elencare l’evoluzione del numero degli apprendisti di commerci attivi nelle case di spedizione ticinesi negli ultimi 15 anni?
2. Quanti apprendisti di commercio che hanno eseguito la formazione all’interno di una casa di spedizione hanno trovato lavoro nel settore e quanti sono finiti in disoccupazione?
3. Quanti sono i permessi per frontalieri rilasciati nel corso del 2015, 2016 e 2017 con salari riconosciuti al di sotto dei 3’000 franchi mensili?
4. Alla luce dei dati presentati dal Presidente della Commissione Tripartita, al momento in cui verrà presentata la domanda di obbligatorietà generale, cosa può fare il Consiglio di Stato per sostenere la strada tracciata dai partner sociali allo scopo di arginare la pericola deregolamentazione in atto in una parte del settore?
Giorgio Fonio, PPD