Per la successione di Didier Burkhalter, tutto è sospeso. Dopo aver conosciuto ufficialmente i nomi dei candidati, col PLR che ha calato il tricket, si attendono le audizioni davanti agli altri gruppi parlamentari.
Bixio Caprara, presidente del PLRT ha ribadito ancora “la mancanza assoluta di sensibilità da parte della Romandia verso l’italianità culturale della Svizzera. C’è un aspetto di coesione nazionale che non può rimanere iscritto solo nella Costituzione o nei discorsi del 1. agosto; servono anche atti concreti”, ma poi ha sottolineato come l’analisi del gruppo parlamentare sia stata seria e complessa. Ha spiegato che Moret ha conosciuto alcune battute d’arresto mentre Maudet è in crescita e che probabilmente sono stati i due elementi che hanno spinto a non scartare nessuno dei due. “Cassis non è mai stato in discussione”, ha aggiunto. E non teme candidature selvagge. “Paghiamo ancora quella di Widmer Schlumpf e l’esclusione di Blocher, dunque attenzione”.
Per Fulvio Pelli, “ha forse prevalso il desiderio di non creare vittime. Perché quando si creano delle vittime in queste procedure poi nascono percorsi imprevedibili, con magari la presentazione di candidature alternative. Avendo tre candidati di qualità, dunque, probabilmente c’era meno il rischio di nomi buttati nella mischia dall’esterno”. La corsa dipende comunque da Cassis, a suo avviso.
Concorda con lui Filippo Lombardi, “il PLR non ha voluto scontentare nessuno, e offrire contemporaneamente un ventaglio più ampio di scelta”. Il pipidino è stato interpellato in merito al comunicato, a sorpresa, lanciato ieri dalla sezione giovanile del suo partito, che lo voleva candidato.
“Dopo quasi 20 anni il Ticino merita di tornare ad essere rappresentato in Consiglio federale. Il cantone di frontiera è confrontato con molte sfide e nelle trattative con l’Ue la Confederazione ha bisogno di un politico affermato e granitico, che possa rappresentare e difendere in modo coerente gli interessi del paese. Con Lombardi la Svizzera avrebbe il suo miglior rappresentante. La concordanza è qualcosa di più che una proporzionalità matematica. Lombardi è il candidato ideale per succedere a Didier Burkhalter: si tratta di un uomo di stato che dispone della necessaria esperienza e delle capacità politiche per il mandato”, hanno scritto.
Esternazioni che non sono piaciute un granché allo stesso Lombardi, “non penso niente, sono state fatte come una boutade per avere visibilità. N0n sono in corsa e se me lo chiedessero direi di no poiché abbiamo deciso, come gruppo parlamentare, di rispettare il seggio liberale. Chi voterò? Vedremo cosa deciderà il gruppo parlamentare, se optare per un candidato o per scelta libera”.
Sul caso Caverzasio, Matteo Pronzini ha messo in dubbio l’opportunità che sia Antonio Perugini a giudicare. “È nelle condizioni di esercitare in modo indipendente la proprio funzione? Perché Perugini, sottolinea Pronzini, sta indagando sul capogruppo leghista. E sempre Perugini è candidato alla carica di Procuratore Generale. Insomma, deve indagare su qualcuno che poi deciderà se eleggerlo oppure no”.
Fiorenzo Dadò in linea di massima non gli dà torto (“qualche riflessione si impone), mentre Alex Farinelli si dice convinto che Perugini è assolutamente in grado di svolgere l’indagine con la dovuta indipendenza.