Il Gruppo del Partito Socialista ritiene molto preoccupante quanto sta succedendo attorno alla Fondazione Cardiocentro e alla società Mizar SA. I fatti venuti alla luce in questi scorsi sulla stampa potrebbero danneggiare anche il Cantone. Dopo l’esito di una votazione popolare che ha ribadito la volontà dei cittadini ticinesi di non volere strette collaborazioni tramite partecipazioni tra l’EOC e fondazioni o società private, la Fondazione Cardiocentro continua a insistere in quella direzione. Dopo non aver potuto consultare in commissione della Gestione e delle Finanze i bilanci della Fondazione cardiocentro, si apprende dai giornali che la stessa fondazione è a corto di liquidità e non ha ancora versato quanto doveva per l’acquisto dello stabile Mizar a Lugano. Acquisto per il quale il Canton Ticino ha concesso una fideiussione di 5 milioni di franchi.
A fronte di ciò riteniamo necessario che il Consiglio di Stato chiarisca subito alcuni punti riguardo alla sua strategia per far confluire il Cardiocentro nell’EOC e alla fideiussione concessa Mizar SA.
La votazione popolare sulla LEOC
Tre anni fa in votazione popolare è stata bocciata una modifica che voleva introdurre nella Legge sull’Ente ospedaliero la possibilità di collaborazioni tramite partecipazioni con istituti o fondazioni private.
In questo senso è importante sottolineare come l’entrata del Cardiocentro nell’Ente Ospedaliero, oltre che essere contenuta in un accordo tra il cantone e Cardiocentro (convenzione), poggia anche su una precisa volontà popolare.
Interpellanze sul futuro del Cardiocentro
Questa volontà è a più riprese stata ribadita anche dal Consiglio di Stato, dapprima rispondendo a una domanda durante i lavori commissionali legati alla fideiussione da concedere per lo stabile Mizar e poi rispondendo direttamente a due interpellanze firmate rispettivamente Durisch-Garobbio e Quadranti-Celio:
A. L’agire del Cantone
Interrogazione 86.17
1. Come intende agire per difendere gli interessi del Cantone, e più in generale dell’Ente pubblico e dei cittadini ticinesi, in questa vicenda?
Interrogazione 86.17
3. Non ritiene il Consiglio di Stato di doversi informare con urgenza e aggiornare il parlamento sui termini delle trattative in corso tra EOC e Fondazione Cardiocentro secondo i principi sempre più apprezzati della trasparenza, del diritto all’informazione volti ad evitare conflitti d’interesse o soluzioni che arrischino di privilegiare interessi privati piuttosto che pubblici e segnatamente dei cittadini ticinesi?
Il Cantone, come più volte ricordato, ribadito e riportato in alcune prese di posizione (peraltro citate nel testo dell’interrogazione 86.17) ha sempre ritenuto gli accordi sottoscritti nella convenzione 22 dicembre 1995 non modificabili nel contenuto e non dilazionabili. Il 10 aprile 2017 è stato richiesto a EOC e FCCT di informare adeguatamente il Cantone sullo stato delle trattative per l’organizzazione del passaggio di proprietà previsto dalla convenzione citata. Nella risposta arrivata l’8 maggio scorso EOC e FCCT affermano con forza la volontà di rispettare quanto previsto con modalità che sono in corso di trattativa. Nello scritto si evidenzia la possibilità di valorizzare il know-how acquisito dai professionisti del Cardiocentro, con modalità analoghe a quelle in essere con l’Istituto oncologico della Svizzera Italiana.
B. I progetti di collaborazione e la coerenza con il voto popolare del 5 giugno 2016
Interrogazione 77.17
1. Come considera il Consiglio di Stato questa opzione, anche alla luce del voto popolare dello scorso mese di giugno che di fatto si è espresso contro questo tipo di collaborazioni?
Interrogazione 77.17
2. Corrisponde al vero che si prospetta entro l’autunno la firma di una convenzione per una collaborazione tra pubblico e privato?
Interrogazione 77.17
3. È compatibile questa soluzione con gli accordi esistenti tra la Fondazione Cardiocentro e l’Ente Ospedaliero Cantonale?
Interrogazione 86.17
2. Sono ipotizzabili forme di collaborazione fra Ente pubblico e fondazioni o società anonime private, dopo che il popolo ha respinto a chiara maggioranza il 5 giugno 2016 una modifica della Legge sull’EOC, che andava appunto in questa direzione? Cosa intende fare il Governo per far rispettare la volontà popolare oltre che la convenzione originaria?
Interrogazione 86.17
4. Se la Fondazione non intendesse rispettare la Convenzione originaria, ipotesi che nemmeno vorremmo prendere in considerazione, a quanto potrebbero ammontare i danni che l’EOC (indirettamente dei cittadini-contribuenti) potrebbe far valere legalmente e quali le prestazioni non pecunarie esigibili?
Come soprammenzionato, entro il 2020 la FCCT sarà sciolta e il Cardiocentro confluirà nell’EOC, con modalità ancora da definire nei dettagli, che ne preserveranno il patrimonio di esperienza diagnostica, medica e terapeutica acquisito negli anni. Non si prevede quindi nessuna forma di collaborazione o di convenzione, ma ci sarà un vero passaggio di proprietà.
C. Le valutazioni finanziarie e le modalità del passaggio di proprietà
Interrogazione 86.17
5. Infine, l’integrazione del Cardiocentro, come prevista per convenzione, non rientrerebbe peraltro perfettamente nelle visioni e nei piani strategici della sanità ticinese (DSS, EOC,…), anche ma non solo ai sensi anche dei Messaggi 7200 e 7276?
L’integrazione del Cardiocentro nell’EOC sarà formalizzata con la prossima pianificazione ospedaliera, in quanto quella attuale è stata allestita con orizzonte temporale 2020. I messaggi n. 7200 e n. 7276 citati si riferiscono all’approvazione dei rapporti annuali dell’EOC, rispettivamente per gli anni 2014 e 2015. Detti messaggi commentano la situazione finanziaria dell’EOC e danno conto dei contributi versati dal Cantone per le prestazioni stazionarie LAMal, erogate a pazienti residenti nel Cantone e per le prestazioni economicamente d’interesse generale. Al momento in cui il Cardiocentro farà parte dell’EOC, anche i commenti sulla sua attività e i risultati di gestione finanziaria saranno inglobati nel rapporto di attività dell’EOC.
Interrogazione 86.17
6. La Fondazione Cardiocentro ha presentato in passato o di recente i conti al DSS? Il Prof. Tiziano Moccetti – “padre” del Cardiocentro – di recente avrebbe dichiarato di nutrire preoccupazioni per gli aspetti economici. Corrisponde al vero? Di che importi si tratta? Come potrebbe garantire la Fondazione un futuro di qualità delle cure se dovesse non rispettare gli accordi?
Conformemente a quanto previsto dai contratti di prestazione quadro e annuale, la FCCT presenta annualmente i propri bilanci e il conto economico, così come fanno tutti gli istituti autorizzati ad esercitare a carico della LAMal ai sensi dell’art. 39 cpv. 1. Allo stato attuale i conti in possesso del Cantone non evidenziano criticità finanziarie particolari.
Nell’ambito delle trattative in corso per il passaggio di proprietà, la FCCT ha consegnato all’EOC le informazioni relative ai conti annuali 2012-2016 corredati dai rispettivi rapporti di revisione, il preventivo 2017 e un Piano finanziario 2018-2020, nonché una perizia sullo stato e sul valore dell’immobile. Sono quindi in fase di avvio le attività di due diligence necessarie a chiarire i dettagli (economici, legali, organizzativi) della prospettata unione fra FCCT e EOC. L’EOC da parte sua ha già garantito al personale del Cardiocentro che tutti i contratti di lavoro e gli impegni con terzi verranno ripresi al più tardi al momento della scadenza del 2020.
Il Messaggio per la fideiussione a Mizar SA
Nel dicembre 2016 il Gran Consiglio ha votato un decreto legislativo per concedere una fideiussione alla costituenda società Mizar SA per l’acquisto dello stabile in cui troverà sede il Lugano MedTech Center.
Un elemento importante che durante le discussioni parlamentari ha fatto propendere il Gruppo Socialista verso la firma del rapporto sono state le rassicurazioni da parte del Consiglio di Stato per quanto riguarda il rispetto della convenzione tra Cardiocentro e EOC.
Senza queste rassicurazioni, il Gruppo Socialista non avrebbe firmato il rapporto.
DECRETO LEGISLATIVO
concernente la concessione di una fideiussione solidale di CHF 5’000’000.- a favore
della costituenda Mizar SA per l’acquisto dello stabile Mizar di Lugano, destinato ad
ospitare il futuro Lugano MedTech Center. Il Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticinovisto il messaggio 23 agosto 2016 n. 7210 d el Consiglio di Stato,
d e c r e t a :
Articolo 1
1È concessa una fideiussione solidale dalla Repubblica e Cantone Ticino alla costituenda
società Mizar SA per l’acquisto dello stabile Mizar di Lugano, destinato ad ospitare il futuro
Lugano MedTech Center, fino all’importo massimo di CHF 5’000’000.-.
2La fideiussione solidale ha una durata di 20 anni.
3La Banca dello Stato del Cantone Ticino è responsabile della gestione del credito. Essa è tenuta a informare il Consiglio di Stato sull’utilizzo del credito medesimo e sul rispetto degli obblighi contrattuali definiti.
4L’eventuale versamento dell’importo garantito avviene previa ricezione di una
dichiarazione scritta da parte della Banca dello Stato del Cantone Ticino con la quale
viene attestato che il credito rilasciato è stato utilizzato per gli scopi convenuti e che il
debitore non ha fatto fronte ai propri impegni nei confronti della banca.
Articolo 2
L’eventuale versamento dell’importo garantito di cui all’art.1 del presente decreto
legislativo è a carico del Dipartimento delle finanze e dell’economia, conto 2084 0001
“accantonamenti per perdite su prestiti e fideiussioni”.
Articolo 3
Trascorsi i termini per l’esercizio del diritto di referendum, il presente decreto è pubblicato nel Bollettino ufficiale delle leggi ed entra in vigore immediatamente.
Il Consuntivo 2017
Nel giugno 2016 durante la trattazione del consuntivo 2017 il Gruppo Socialista ha chiesto di poter visionare i conti del Cardiocentro. La richiesta è stata respinta.
Iniziativa parlamentare elaborata per la modifica della LCAMal, che riprende in parte quanto richiesto da oltre 13000 cittadini che hanno depositato un’iniziativa popolare denominata “per la qualità e la sicurezza delle cure” (attualmente pendente davanti a CdS e GC)
A seguito di questa risposta il Gruppo Socialista ha inoltrato una iniziativa parlamentare nella forma elaborata per dare la possibilità al Parlamento cantonale di visionare i conti delle cliniche private. La Legge di applicazione della Legge federale sull’assicurazione malattia (LCAMal) regola le modalità di stesura e di controllo, tramite i mandati di prestazione, della pianificazione ospedaliera. La pianificazione ospedaliera determina quali sono gli attori sanitari presenti sul territorio e ne regola l’attività. Vista l’esplosione dei costi sanitari è sempre più necessaria la trasparenza anche dei conti.
Oggi siamo ad esempio chiamati a discutere di temi di interesse pubblico come il confluire del Cardiocentro nell’Ente ospedaliero cantonale, ma non conosciamo i conti dell’istituto sanitario.
A una domanda formulata in sede commissionale per visionar nei bilanci il Consiglio di Stato risponde di non poterli consegnare, adducendo la seguente motivazione:
«Questo istituto, come tutti gli istituti ospedalieri autorizzati a esercitare a carico della LAMal che beneficiano dei contributi cantonali, invia ogni anno i bilanci revisionati al Dipartimento della sanità e della socialità, nel rispetto di quanto previsto dall’art.48f del Regolamento della legge di applicazione della Legge federale sull’assicurazione malattie (LCAMal)del 29 maggio 2012. Si tratta di documentazione confidenziale che serve al controlling del contratto di prestazione sottoscritto tra l’Istituto e il Cantone».
Noi riteniamo, visto l’importante interesse pubblico della pianificazione ospedaliera, che anche il Parlamento debba poter accedere ai conti degli ospedali privati per verificare la loro attività.
Vista questa situazione chiediamo pertanto di modificare l’art.66 cpv. 1 della LCAMal introducendo una commissione di controllo parlamentare.
Art.66 cpv. 1
Il Consiglio di Stato e il Gran Consiglio, per il tramite di una speciale commissione di controllo, esercitano il controllo sul corretto adempimento dei contratti di prestazione sottoposti allalegge.
In questi giorni, a conferma dello stato difficile delle finanze del Cardiocentro, pare sia arrivato un resoconto dell’organo di vigilanza sulle fondazioni che evidenzia la carenza di liquidità della Fondazione Cardiocentro.
Inoltre sembra che la Città di Lugano abbia eluso la legge sulle commesse pubbliche nell’attribuzione del mandato per i lavori di ristrutturazione dello stabile Mizar.
In questi giorni è infine stata lanciata un’iniziativa che chiede di costituire ex novo una fondazione privata Fondazione Nuovo Cardiocentro non appena (nel 2020) si conclude l’attività della fondazione attuale, raggirando di fatto la convenzione in essere che prevede che il Cardiocentro confluisca nell’ente ospedaliero.
Alla luce di queste gravi e importanti notizie chiediamo al Consiglio di Stato:
– Corrisponde al vero che un resoconto dell’organo di vigilanza sulle fondazioni confermerebbe uno stato difficile delle finanze della Fondazione Cardiocentro con in particolare una carenza di liquidità? A quanto ammonta attualmente il capitale della Fondazione?
– Conferma il Consiglio di Stato la sua volontà di voler far confluire il Cardiocentro nell’EOC?
Se sì in che modo e cosa può dirci il Consiglio di Stato sulla sua strategia volta a far confluire il Cardiocentro nell’EOC?
– A che punto sono le trattative tra il cardiocentro e l’EOC, anche alla luce dell’iniziativa popolare appena lanciata?
– Ha già concesso il Consiglio di Stato la fideiussione alla società Mizar SA?
– Viene informato il Consiglio di Stato sulle procedure per l’attribuzione dei mandati concernenti la ristrutturazione dello stabile Mizar? Se No intende chiedere di venir informato?
– È ancora convinto il Consiglio di Stato della bontà dell’operazione e della sua assenza di rischi alla luce delle novità emerse?
– Era già a conoscenza il Consiglio di stato delle difficoltà finanziarie del cardiocentro al momento del rilascio del messaggio?
– Se non dovessero venir versati i soldi da parte del della Fondazione Cardiocentro può il Consiglio di Stato ritirare la fideiussione?
Se sì intende farlo e quando?
Per il Gruppo Socialista, Ivo Durisch
Carlo Lepori
Jacques Ducry
Gina La Mantia