La Lega dei ticinesi esprime la propria soddisfazione per l’esito del voto di oggi in Gran Consiglio, che ha dato luce verde alla realizzazione della tappa prioritaria della Rete Tram-treno del Luganese.
Il progetto storico avviato agli inizi degli anni 2000 dall’allora Consigliere di Stato Marco Borradori, e portato a compimento dall’attuale ministro leghista Claudio Zali, unirà con un mezzo di trasporto sostenibile e performante la regione del Malcantone, il Basso Vedeggio e il centro di Lugano.
Su scala locale l’effetto previsto dal nuovo tracciato è paragonabile a quello delle gallerie di base del San Gottardo o del Monte Ceneri. Nessuna infrastruttura stradale è infatti finora riuscita a rendere realmente contiguo l’agglomerato alla Valle del Vedeggio.
L’opera – il cui costo stimato, ammonta a circa 400 milioni di franchi, finanziato dalla Confederazione nella misura di 290 milioni e dal Cantone con 63 milioni – andrà infatti a costituire l’ossatura della mobilità di tutto il Luganese, migliorando l’accessibilità, riducendo i tempi di viaggio, con una percorrenza di soli 7 minuti tra Bioggio e il centro di Lugano e aumentando la frequenza, con corse ogni 5 e 10 minuti nelle ore di punta. Un’infrastruttura epocale, che porterà ad una positiva quanto indubbia rivoluzione nel modo di spostarsi tra il centro città e le zone periferiche del Luganese.
Un collegamento tanto atteso che, grazie al lavoro svolto dal Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, dai suoi collaboratori, al sostegno del Parlamento ticinese, della commissione regionale dei trasporti e dei Comuni coinvolti, ora diventerà realtà.