Luxury Goods International taglia 150 posti in Ticino (una quarantina i residenti) e i partiti, in particolar modo la sinistra, si scatenano sul tipo di aziende che si vogliono e su chi ha voluto attrarre il mondo della moda.
Il PS su tutti ce l’ha con gli altri partiti e “deplora che Lega, PPD e PLR non abbiano accolto né la richiesta né la necessità di un dibattito approfondito sul tema benché più inchieste abbiano da tempo dimostrato come, oltre che su condizioni di lavoro inaccettabili, gli importanti redditi delle aziende dell’alta moda stabilite in Ticino poggino su un sistema opaco che permette di fatturare nel nostro Cantone per delle attività commerciali che avvengono all’estero, approfittando di un sistema in cui il segreto e le agevolazioni fiscali impediscono la trasparenza e che favoriscono l’adozione di sistemi volti all’evasione fiscale”. Le avvisaglie c’erano e ora si augura che il DFE noti la cosa.
Già prima i suoi rappresentanti si erano espressi, chiarendo che non è questa l’economia che si vuole. “Quante volte bisogna dire che un’economia fondata sui sistemi per evadere il fisco porta aziende che se ne vanno come sono venute?!
Lo scorso maggio il Gruppo Kering ha smentito che si stava riorganizzando per portare via le attività dal nostro Cantone in seguito alle inchieste per evasione aperte in Francia e Italia. Gli amici di Marina Masoni hanno fatto finta di niente malgrado l’allarme. E ora? Ora Kering annuncia che cancella 150 posti di lavoro in Ticino. È questa l’economia che vogliamo? La risposta è chiara ed è NO”, ha scritto Igor Righini.
E Amalia Mirante: “In qualità di leader internazionale nel settore del lusso, il Gruppo Kering evolve continuamente i propri modelli operativi per adottare strutture sempre più moderne e flessibili.” Detto in parole semplici: non ci serve più rimanere qui, iniziamo a portare via 150 posti di lavoro e poi si vedrà… Eh sì, che quando queste aziende arrivano da noi ci fanno credere che siamo fortunati. Non è questo lo sviluppo economico che vogliamo per il Cantone Ticino”.
“Noi l’avevamo detto!”: ci piacerebbe tanto esultare così, salvo che la fattura per i 150 posti di lavoro soppressi dalla Luxury Goods International (LGI) a Cadempino (e probabilmente non saranno il soli) finiranno per pagarla, ancora una volta, i dipendenti e migliaia di cittadini presi per il fondelli dal Consiglio di Stato. I veri responsabili di questo disastro programmato, quelli che ci hanno promesso benessere e posti di lavoro grazie agli sgravi fiscali, ancora una volta ne usciranno lindi e puliti. Eppure era già tutto previsto da tempo e il Consiglio di Stato era stato avvisato”, deplora l’MPS.
Svelata la lista del PLR che dovrà essere ufficializzata al Comitato Cantonale di sabato: assieme a Christian Vitta e Alex Farinelli, saranno candidati Sebastiano Gaffuri (vicepresidente, parlamentare e sindaco di Breggia), Alessandro Speziali (presidente del PLR di Minusio) e Cristina Maderni (presidente della Federazione ticinese delle associazioni di fiduciari).
Non è ancora chiuso neppure il caso Pantani. Lorenzo Quadri ancora una volta ha difeso la collega dagli attacchi questa volta di Bertoli. “È veramente grottesco come la partitocrazia, sempre più avulsa dalla realtà, si arrampichi sui vetri nel tentativo di alimentare la shitstorm (=tempesta di cacca) sul decotto “caso” dei chierichetti di Chiasso; ovvero sul nulla. Dai giovani PPD che evidentemente reputano meritevole di fiducia solo il BeltrArgo1 al compagno direttore del DECS il quale, forse ancora confuso dall’asfaltatura rimediata con la scuola che non verrà, si produce in un nuovo imbarazzante sfoggio di morale a senso unico e lancia ridicole accuse di “bullismo” all’indirizzo di Pantani. Se il ministro PS vuole vedere esempi di bullismo, vada a leggersi le schifezze pubblicate sul portale Gas (intestinale), quello coordinato da un pluricondannato, quello dei suoi soldatini, che gli fanno la campagna elettorale; poi ne riparliamo. Ma naturalmente a questo proposito il silenzio sepolcrale perdura. Citus mutus anche sugli hater politikamente korretti con la bavetta alla bocca che – “eroicamente” nascosti dietro fantasiosi nickname – hanno vomitato ettolitri di bile e veleno sulla vicesindaco di Chiasso: questi quando si scusano? Si attendono inoltre anche la scuse del politicante di Chiasso in paramenti sacerdotali a tutti i leghisti e a tutti i lettori del Mattino”.
In Ticino i lavoratori stranieri hanno ormai superato quelli svizzeri, Piero Marchesi, presidente dell’UDC, è indignato: “I nuovi dati statistici, quelli che oramai non guarda più nessuno perché non fanno oramai più scandalo, affermano che in Ticino i lavoratori svizzeri sono oramai in minoranza (49,8%) rispetto a quelli stranieri (frontalieri, permessi B,C, ecc.). Io e l’UDC affermiamo, ancora una volta ,che abbiamo un serio problema con l’immigrazione incontrollata, per altri (PLR, PPD, PS, I Verdi, MPS, ecc.) invece tutto va bene. Volete limitare l’immigrazione e il frontalierato e smentire ancora una volta i partiti storici? Votate Si il prossimo 25 novembre all’Iniziativa per l’Autodeterminazione!”.