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Noseda non ha ancora deciso. Il Governo, “tutto regolare”. Intanto c’è preoccupazione per la navigazione del lago Maggiore

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Contrariamente a quanto si credeva, John Noseda non ha ancora preso decisioni in merito al caso rimborsi: ieri sono stati sentiti tre Consiglieri di Stato Bertoli, Beltraminelli e Zali e non è stato ritenuto necessario interrogare anche gli altri due. Difficilmente si andrà verso un’accusa di abuso di autorità.

Intanto anche la Sottocommissione vorrà sentire i cinque e l’ex Cancelliere Gianella.

Matteo Pronzini dell’MPS, preoccupato che in caso di decisione di decreto di abbandono il Gran Consiglio non abbia più il tempo tecnico (10 giorni) per fare ricorso ha chiesto, se necessario, una seduta straordinaria per settimana prossima, dove però tutti i deputati dovranno avere a disposizione le carte in possesso della Magistratura.

Nel frattempo, è emerso che probabilmente anche i commissari della Gestione dal 2011 in poi erano a conoscenza dei fatti.

Il Consiglio di Stato per la prima volta ha preso posizione sul caso: dopo aver spiegato che si sta agendo per fare chiarezza, ha precisato che “la legalità dei rimborsi è garantita dall’art. 7 della Legge sugli onorari e sulle previdenze a favore dei membri del Consiglio di Stato, modificato nel 2005, e dall’approvazione del forfait di fr. 15’000.- e dell’elenco spese da parte dell’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio avvenuta nel 2011, nonché che i membri del Governo in carica dall’inizio del loro mandato pagano regolarmente il parcheggio presso la sede governativa. Tutte le altre questioni, anche di natura giuridica, saranno chiarite con le competenti istanze del Gran Consiglio”.

Il Nazionale ha approvato oggi un postulato del liberale Giovanni Merlini secondo cui “il Consiglio federale è incaricato di presentare un rapporto sugli scenari concernenti il settore finanziario ticinese e ginevrino in relazione all’accesso al mercato italiano e francese”. La difficoltà che sta mettendo il Governo italiano è alla base della richiesta di mancata firma dell’accordo fiscale di ieri da parte di Marco Romano.

Per quanto concerne  No Billag, nuovo comunicato da parte di Lorenzo Quadri e Alain Bühler per i favorevoli: “in considerazione del fatto che non sono più date le condizioni di equidistanza e di imparzialità, il nostro comitato, attraverso i suoi rappresentanti, ha deciso di non più partecipare a dibattiti e di non più rilasciare dichiarazioni e interviste sull’iniziativa “No Billag” promossi dalla RSI e le consorelle della SSR, prima e dopo il 4 marzo, data della votazione. Parteciperà invece al dibattito e al confronto democratico in tutte le altri sedi preposte all’informazione, quali le radio e TV private, i giornali e i portali online”, hanno detto, criticando la propaganda di parte della RSI e invitando di nuovo a votare sì.

Domani sarebbe dovuto partire il Consorzio italo-svizzero per la navigazione del Lago Maggiore, ma, come precisato dalla Società Navigazione del Lago di Lugano, i negoziati proseguono. Sarebbero gli ordinamenti giuridici diversi fra i due paesi ad aver causato problemi, non permettendo di dare garanzie ai lavoratori. Qualche indiscrezione aveva parlato anche di 12 milioni chiesti dal Ministero Italiano come cauzione per il noleggio di imbarcazioni sul Verbano, poi smentite.

Il Consiglio di Stato ha espresso preoccupazione per un nuovo rinvio che non leva la preoccupazione ai lavoratori e afferma che continuerà a seguire da vicino il caso.

Per il Forum Alternativo, per contro, la soluzione è una sola: far eseguire la navigazione del lago dalla FART, una soluzione già prospettata anche dagli scioperanti nei giorni delle braccia incrociate. “Di fronte all’atteggiamento irresponsabile della controparte italiana e per le note difficoltà a trovare una strategia comune con il consorzio del Ceresio, diventa sempre più evidente che la soluzione FART diventa l’unica via d’uscita per questo inghippo. Il Forum Alternativo si impegnerà ad organizzare nelle prossime settimane delle serate pubbliche con la popolazione del Locarnese per ottenere un forte appoggio a questa soluzione”.

Terremoto a Locarno, col Municipale socialista Ronnie Moretti che ha abbandonato la conduzione politica del San Carlo, dopo le ennesime dimissioni. È stato però sottolineato come le cure siano di qualità.

 

 

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