Un nuovo dettaglio si aggiunge al caso Argo, segno che ancora non si è convinti che non siano coinvolti funzionari: il procuratore Noseda ha inoltrato una rogatoria all’Italia per fare luce sul quel viaggio di vacanza in Sardegna pagato dall’agenzia di sicurezza, nel dubbio che appunto qualche funzionario ne abbia usufruito.
Alcuni giornali oggi hanno pubblicato l’annuale classifica dei “più a destra” e “più a sinistra” del Nazionale (seguirà quella degli Stati). Il punteggio 10 vuol dire totalmente di destra, e l’ha ottenuto solo un deputato UDC, mentre -10 significa del tutto a sinistra (una socialista ci è andata vicina con -9.9). Per quanto concerne i ticinesi, molto a sinistra Marina Carobbio (-9.5), perfettamente al centro (con punteggio 0, dunque perfettamente bilanciato) il pipidino Fabio Regazzi. Marco Romano ha ottenuto -0.6, risultando dunque più a sinistra del compagno di partito. Il PLR si sposta a destra, e i due ticinesi, l’attuale Ministro Ignazio Cassis e Giovanni Merlini fanno segnare 1.3 e 1. Per quanto riguarda i tre facenti parte del gruppo democentrista, il più a destra è Marco Chiesa, anche se il suo 6.5 è comunque moderato. A sorpresa, i due leghisti sono i più a sinistra del gruppo: 6 per Lorenzo Quadri e 5.6 per Roberta Pantani.
“Non è giusto far pagare la tassa sui rifiuti senza abbassare il moltiplicatore”, è la tesi del PPD di Lugano, che chiede dunque l’abbassamento dal 90% all’88%. È uno degli emendamenti che presenterà al Preventivo.
A livello cantonale, ecco il secondo marcato La Destra: “Proponiamo di deliberare già settimana prossima la riduzione dell’aliquota cantonale sull’utile dall’attuale 9% al 5%, tuttavia con entrata in vigore solo al momento dell’abolizione degli statuti fiscali speciali (quali per esempio le società di trading o le holding). Il mondo politico, in particolare il Direttore del DFE On. Christian Vitta, ha in questi ultimi 12 mesi più volte pubblicamente espresso il consenso e l’intenzione di procedere in tal senso. Verosimilmente, l’entrata in vigore sarebbe nel 2020 o nel 2021, nel quadro della prevedibile implementazione del Progetto fiscale 2017 attualmente in consultazione popolare federale. Riteniamo che nell’attuale clima di incertezza sia importante lanciare un segnale di chiarezza che permetta alle imprese di pianificare con il necessario orizzonte temporale, pena la valutazione di spostare le sedi sociali e le funzioni a maggior valore aggiunto dal Ticino verso altri Cantoni.
La proposta che formuliamo è in linea con le affermazioni fatte da più forze politiche (soprattutto borghesi) e saremmo stupiti di un mancato appoggio”.
Il Partito Comunista, contento per l’aumento del numero di studenti che potranno frequentare gli anni passerella, ha commentato quanto successo ieri in Parlamento, ovvero la commemorazione dell’anniversario del no all’adesione al SEE svizzero: “Il siparietto messo in atto dall’UDC in Consiglio nazionale è una pagliacciata irrispettosa delle istituzioni, ma qualificare – come ha fatto un deputato del PSS – di “fascista” chi canta l’inno nazionale è altrettanto inopportuno, così come paragonare l’Ucraina golpista e guerrafondaia alla Russia. I nostri consiglieri nazionali, al posto di guardare indietro al 1992 e arroccarsi su una votazione di 25 anni fa, dovrebbero finalmente ripensare da zero le relazioni internazionali della Svizzera, accettando finalmente che il sistema atlantico è in crisi e che il futuro si trova nell’area economica euroasiatica e nel progetto di Nuova Via della Seta. E questo non l’ha capito né la sinistra europeista né la destra nazionalista”.
Stufi di aspettare una proposta di legge, gli iniziativisti per la copertura delle cure dentarie (in particolare Franco Cavalli, Marina Carobbio e Graziano Pestoni), hanno sollecitato Consiglio di Stato e Gran Consiglio, e chiedono la pressione anche da parte della società civile.