Giorgio Fonio è favorevole alla riforma fiscale, e questo gli ha causato qualche commento che non gli è piaciuto. Diverse persone infatti lo hanno attaccato, e lui ha reagito tramite Facebook. “Sorrido leggendo alcuni commenti di questi giorni in merito al mio sostegno alla riforma fiscale e sociale. La mia posizione sembra, per alcuni, cancellare quanto fatto e proposto in questi 3 anni di attività parlamentare. Questi sono i fatti. Non opinabili perché scritti nero su bianco. Tutto il resto sono solo semplici speculazioni e attacchi vigliacchi che non meritano un’ulteriore risposta. L’ho detto chiaramente, una riforma fiscale e basta non avrebbe avuto il mio sostegno. Ma talvolta bisogna essere pragmatici e in un Cantone che ha praticamente sempre accettato queste misure, si è pensato che affiancarle a misure sociali potesse essere una buona idea. Detto questo, continuerò a sostenere questa riforma perché in caso di approvazione permetterà l’immediata entrata in vigore di misure a favore di lavoratori e famiglie. Continuate pure a usare toni vomitevoli che spesso rimproverate a movimenti a voi molto distanti!”.
Ha incassato, per esempio, la solidarietà della co-coordinatrice dei Verdi Jessica Bottinelli, “io voto NO a questa riforma che é solo fiscale ma sono d’accordo con te che i commenti e i toni devono assolutamente rimanere civili ed educati. Questa volta siamo sulla barricata opposta, moltissime volte invece siamo stati dalla stessa parte. Mi dispiace un po’ per come valuti questo tema ma rispetto la tua idea come sono sicura che tu rispetti la mia”.
A proposito di Gran Consiglio, il deputato che ha inoltrato più atti parlamentari è stato, come prevedibile, Matteo Pronzini, a quota 106, seguito dal leghista Massimiliano Robbiani (54), poi Giorgio Fonio (PPD, 37), Raoul Ghisletta (PS, 34), Sara Beretta Piccoli (PPD, 32), Patrizia Ramsauer (Lega, 30), Franco Celio (PLR, 28), Boris Bignasca (Lega, 24), Matteo Quadranti (PLR, 23) Tiziano Galeazzi (UDC) e Gina La Mantia (PS, entrambi 19), Germano Mattei (MontagnaViva, 18) e Lorenzo Jelmini (PPD, 16). Per avere una risposta, il tempo di attesa medio è di 156 giorni (contro i 60 previsti dalla legge…).
Giovanni Albertini, del PPD, torna alla carica per quanto concerne un’installazione provvisoria per la Scalinata degli Angioli a Lugano. Pone, nella sua interpellanza, ricordando che ci sarebbe pronto un progetto di Leonardo Pecoraro, le seguenti domande: “Come valuta il Municipio la possibilità di dare seguito agli obiettivi della Mozione 3852 LuganoCreativa realizzando un’opera temporanea come quella della Scalinata a Mosaico proposta dall’artista ticinese Leonardo Pecoraro? Come valuta il Municipio l’idea di installare temporaneamente una scalinata a mosaico per riqualificare una zona degradata, nell’attesa di un vero progetto di riqualifica del comparto della funicolare Degli Angioli? Dovesse essere concessa la possibilità di realizzare un’installazione temporanea della scalinata a Mosaico che piace a cittadini e turisti, come valuterebbe il Muncipio la possibilità di mantenere la Scalinata a Mosaico anche dopo la fine degli eventuali lavori di riqualifica?”.
Lorenzo Quadri si è scandalizzato alla notizia che per ottenere la naturalizzazione in un comune chiamato Lully è stata chiesta la data di nascita del nazionale svizzero Shaqiri. “Entusiasta di sapere che i neo cittadini elvetici vengono selezionati non sulla conoscenza del nostro territorio, della nostra storia, dei nostri meccanismi democratici, delle nostre tradizioni, eccetera, ma su quella di dati personali di un calciatore, oltretutto non proprio “patrizio di Corticiasca”. Per dimostrare di essere integrati in Svizzera bisogna conoscere la data di nascita di un calciatore originario del Kosovo. Nella valutazione dell’esame di naturalizzazione, conta di più sapere le generalità di Shaqiri o cos’è un’iniziativa popolare? una critica costruttiva ai solerti amministratori comunali di Lully: per parità di genere, un paio di domande sulla taglia di reggiseno di Christa Rigozzi (che perlomeno è svizzera di nascita) bisogna farle: considerare importanti solo le informazioni di gossip su calciatori e tennisti (uomini) è becero sessismo”.
Franco Denti, ex Verde ora indipendente, si è invece chinato sul tema del conflitto di interessi per i Consiglieri di Stato: il Parlamento ha votato infatti che i deputati non potranno più far parte del Consiglio di amministrazione dell’Ente ospedaliero cantonale, dell’Azienda cantonale dei rifiuti e della Banca dello Stato del Canton Ticino, mentre per i Ministri “Jacques Ducry, relatore del rapporto di maggioranza del 1.6.2017 (7239R1A), poi accolto dal Parlamento, aveva ritenuto che “in virtù del principio della separazione dei poteri”, fosse “primariamente il Consiglio di Stato a dover verificare l’opportunità che dei suoi membri partecipino ai Consigli di amministrazione delle aziende cantonali. Il Parlamento quindi, pur non avendo escluso la necessità di effettuare una riflessione in merito, ha deciso di non affrontare la tematica, lasciando la responsabilità nelle mani del diretto interessato, ovverosia il Governo”.