UDC e AreaLiberale proseguiranno a braccetto anche dopo la fine di questa legislatura, anzi AreaLiberale confluirà nell’UDC, fungendo da laboratorio di idee, e al partito democentrista aderiranno i suoi attuali granconsiglieri. “Forti del consenso elettorale che ha portato l’UDC Ticino a ottenere oltre il 10% delle preferenze alle ultime elezioni federali, ora uniti intendiamo raggiungere nel tempo il medesimo risultatoa livello cantonale. Con questa intesa, alla prossima tornata legislativa ticinese, l’UDC presenterà dunque una lista unica di candidate e candidati rappresentanti il primo partito popolare in Svizzera. Durante la legislatura ancora in corso, UDC Ticino e Area Liberale hanno condiviso all’unisono molte battaglie politiche formando un fronte comune in Parlamento denominato “La Destra”, si legge. “La naturale politica liberalconservatrice esce dunque rafforzata da questa unione e sarà testimoniata con l’aggiunta dell’appellativo “i liberalconservatori” nel logo UDC”.
Colpo di scena a Lugano: il Direttore della Divisione Cultura, Lorenzo Sgranzini, si è dimesso, con decorrenza dal 31 dicembre 2018. Uno dei “padri” del LAC lascia dunque, con rammarico del Municipio. Era stato oggetto di un’inchiesta amministrativa per dei mandati proprio al LAC. “Come suo capo dicastero mi dispiace molto della decisione perchè Sganzini ha sempre dimostrato molta professionalità, molto impegno e molto entusiasmo soprattutto per il LAC. Ha detto che si è dimesso per motivi personali, dicendo che era giunto alla fine di un percorso, con la costituzione di tutti gli enti culturali attorno al LAC. Emotivamente credo che l’inchiesta lo abbia colpito molto e che si sia sentito colpito ingiustamente”, ha ammesso Roberto Badaracco.
Lugano è stata agitata anche dalle voci di una possibile cessione del FC Lugano in mano turche. Che cosa ne sarà dello stadio? Lo stesso Badaracco rassicura: “Qualsiasi cosa succeda attorno all’FC Lugano, che venga retrocesso o rimanga in serie A, noi continueremo su questa strada. La necessità di uno stadio è data a prescindere da cosa faccia il Lugano”.
Mentre quello sognato dal Bellinzona di Giulini ai tempi è a rischio, visto lo spostamento delle Officine ad Arbedo-Castione.
A Collina d’Oro, il sindaco Sabina Romelli e il suo vice Cattaneo sono stati sanzionati con una multa di 100 franchi e con un ammonimento. Avevano assunto un agente come vice-comandante della Polizia ma, sapendo che su di lui era pendente un’inchiesta (per aver fatto guidare, assieme a un ex collega, una minorenne), non lo hanno detto ai colleghi di Municipio. Due di loro hanno fatto un esposto al Governo, che ha così deciso. Nel frattempo, il comune pare essersi deciso a rinunciare alla propria Polizia, facendola confluire nella Ceresio Sud (è stato cancellato il concorso per il nuovo comandante).
Sabrina Aldi (Lega), Tamara Merlo (Indipendente) e Giovanna Viscardi (PLR) chiedono di modificare la legge cantonale, per conferire ad associazioni il diritto di difendere gli animali e introdurre la figura di Procuratore pubblico incaricato di tutti i procedimenti penali aperti in violazione della legislazione sulla protezione degli animali. Urge infatti proteggere i nostri amici a quattro (e non solo) zampe: “Purtroppo i media riportano sempre più spesso di vere e proprie atrocità che vengono commesse da esseri umani ai danni di animali indifesi. Dai maltrattamenti e le uccisioni “per gioco” pubblicate per puro divertimento sui social, passando per i tristi e sempre più frequenti casi di “bocconi avvelenati”, fino ai maltrattamenti commessi dai padroni sui propri animali domestici che sono, purtroppo, più frequenti di quanto si creda”.
“Nel maggio di tre anni fa venivano consegnate le firme dell’iniziativa popolare, brillantemente riuscita, che propone un meccanismo assicurativo per coprire le spese delle cure dentarie di base e che contemporaneamente richiede un potenziamento delle misure preventive e delle strutture policliniche che possano garantire queste cure”, scrive il Forum Alternativo, che lamenta come, nonostante qualche incontro con Beltraminelli, nulla sia ancora stato fatto e quasi un quarto degli svizzeri ricorrano a cure dentistiche all’estero.