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I Verdi del Ticino soddisfatti dal risultato federale e cantonale, ma ora è tempo delle riforme!

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Il Ticino allineato al resto del paese, popolazione conscia dell’importanza di un servizio pubblico di qualità e rappresentativo delle varie regioni linguistiche.
I Verdi del Ticino sono sollevati dal netto rigetto dell’iniziativa. Una larga maggioranza di cittadini e cittadine vuole salvaguardare i media che offrono un servizio pubblico al nostro paese. Vogliono che i programmi Radio-Tv siano offerti ancora all’intera popolazione senza distinzione, in particolar modo alle minoranze linguistiche e a chi è portatore di handicap visivo o auditivo. Le numerose emittenti regionali sono state anch’esse state salvate; cconcretamente anche loro hanno rischiato la chiusura come la SSR, obiettivo unico di questa iniziativa.
Questo importante successo è un chiaro segnale indirizzato ai fautori di una politica neoliberale e anarchico-capitalista che vuole smantellare le prestazioni pubbliche. Anche in Ticino, dove l’esito poteva sembrare meno scontato, il risultato è stato netto a riprova che proposte distruttrici senza fondamento vengono semplicemente considerate come provocazioni e nulla più. I servizi pubblici e una politica solidale sono fortunatamente confermati come valori cardine nell’ideale svizzero e ticinese.

La vivacità del dibattito di questi mesi, che i Verdi non hanno mancato di alimentare, mostra comunque la necessità di riformare la SSR. Riformare, modificare, migliorare ma non eliminare. Per la scelta e produzione dei programmi proposti la SSR dovrebbe distinguersi dalle emittenti private, incarnando i valori dell’indipendenza, mostrando qualità e innovazione. Considerato come la SSR deve, e dovrà anche in futuro, diffondere una programmazione in 4 lingue, al servizio soprattutto delle minoranze linguistiche, la tassa non dovrebbe più essere ulteriormente abbassata; mentre la pubblicità lascia un margine di manovra e potrà essere gradualmente ridotta a favore dei media privati.
I media pubblici dovranno adeguarsi per rispondere alle nuove sfide presenti e future garantendo spazi aperti per esercitare la democrazia. L’indipendenza giornalistica dei media pubblici dovrà essere garantita da un’autorità di sorveglianza e di regolamentazione indipendente per tutti i media.

Il gruppo parlamentare dei Verdi a Berna, ha elaborato in autunno una risoluzione sulla politica mediatica “La democrazia è garantita con cittadine/i ben informati”, la via è tracciata e i Verdi hanno le idee in chiaro!
Decreto federale concernente il nuovo ordinamento finanziario 2021
Assicurata la ricettafederale

I Verdi del Ticino sono felici che il nuovo ordinamento finanziario 2021 abbia ottenuto proroga sino alla fine del 2035.

Nel 2004, la popolazione ha approvato la precedente proroga del prelievo dell’imposta federale diretta e dell’IVA a tre contro uno. Queste due imposte sono state dunque largamente accettate dalla popolazione. Oggi come ieri, non vediamo come si potrebbe percepire consensualmente dei prelievi di tali entità e importanza senza l’imposta federale diretta e l’IVA.

I Verdi vanno oltre e non vedono alcuna ragione nel limitare ulteriormente nel tempo tale ordinamento, in considerazione del fatto che nessuno concretamente ha mai dibattuto su questo tema o presentato delle validealternative.

 

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