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Editoriale redatto da giornalisti iscritti al Registro FIG e accreditati presso il Consiglio di Stato del Canton Ticino.

BSE atipica: nuova scoperta nel Cantone di San Gallo

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Le autorità veterinarie del Cantone di San Gallo hanno rilevato la forma atipica dell’encefalopatia spongiforme bovina (BSE) in una mucca, comunemente nota come “morbo della mucca pazza”. Il caso, che non ha alcuna relazione con quello verificatosi lo scorso marzo nel Cantone dei Grigioni, è stato individuato nell’ambito della sorveglianza di routine della BSE.

A differenza della forma classica, la BSE atipica può verificarsi spontaneamente e senza relazione con farine animali negli alimenti per animali. In Svizzera la somministrazione di farine animali ai ruminanti è vietata dal 1° dicembre 1990. Tuttavia, la scoperta della BSE atipica in una mucca nel Cantone di San Gallo ha sollevato alcune preoccupazioni tra la popolazione.

La mucca in questione era stata sottoposta a eutanasia per l’età avanzata e il laboratorio di analisi aveva individuato la forma atipica della malattia. La carcassa è stata smaltita correttamente e incenerita, impedendo in questo modo che la carne entrasse nella catena alimentare. Non vi è quindi alcun pericolo per gli esseri umani e gli animali.

È importante sottolineare che la BSE classica è stata debellata con successo in Svizzera e dal 2015 il Paese è considerato a rischio di BSE trascurabile. Casi atipici come quello attuale non cambiano questo status epizootico.

Tuttavia, la scoperta della BSE atipica in una mucca nel Cantone di San Gallo ha sollevato alcune preoccupazioni tra i consumatori. Molti si chiedono se ci sia un rischio per la salute umana e se sia necessario adottare ulteriori misure preventive per evitare il diffondersi della malattia.

Secondo le autorità veterinarie, non c’è alcun motivo di preoccuparsi. Il corpo dell’animale è stato incenerito e quindi non rappresenta un pericolo per altri animali o per gli esseri umani. Inoltre, la somministrazione di farine animali ai ruminanti è vietata in Svizzera dal 1990, il che riduce notevolmente il rischio di diffusione della malattia.

Tuttavia, le autorità stanno monitorando da vicino la situazione e adotteranno ulteriori misure preventive se necessario. Nel frattempo, i consumatori possono stare tranquilli sapendo che la carne bovina svizzera è sicura e di alta qualità.

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