Il 12 luglio 2023, la Svizzera è stata sottoposta all’esame del Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura. Il Comitato ha esaminato il rispetto della Svizzera degli obblighi previsti dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti.
La Svizzera ha presentato un rapporto in cui ha descritto le misure adottate per prevenire e combattere la tortura e altre forme di maltrattamento. Nel rapporto, la Svizzera ha evidenziato l’importanza della formazione del personale di polizia e dei funzionari carcerari, nonché del monitoraggio delle condizioni di detenzione.
Il Comitato ha accolto con favore le misure adottate dalla Svizzera per prevenire la tortura e altre forme di maltrattamento. Tuttavia, il Comitato ha espresso preoccupazione per alcune questioni, tra cui la durata della detenzione preventiva, le condizioni di detenzione nelle prigioni e nei centri di detenzione per i migranti, e le denunce di abusi da parte della polizia.
Il Comitato ha anche sollevato la questione della detenzione di persone sospettate di terrorismo. In particolare, il Comitato ha chiesto alla Svizzera di garantire che tali detenuti siano trattati in conformità con gli standard internazionali sui diritti umani.
In risposta alle preoccupazioni sollevate dal Comitato, la delegazione svizzera ha affermato che il governo svizzero sta lavorando per migliorare le condizioni di detenzione e per garantire il rispetto dei diritti umani dei detenuti. La delegazione ha anche affermato che la Svizzera sta prendendo misure per affrontare le denunce di abusi della polizia e per garantire che le persone sospettate di terrorismo siano trattate in conformità con gli standard internazionali.
In conclusione, l’esame del Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura ha evidenziato l’impegno della Svizzera per prevenire e combattere la tortura e altre forme di maltrattamento. Tuttavia, sono state sollevate alcune preoccupazioni che richiedono ulteriori azioni da parte del governo svizzero per garantire il rispetto dei diritti umani dei detenuti.