Il presidente della Confederazione Svizzera Alain Berset ha partecipato all’Assemblea generale dell’ONU a New York, dove ha affrontato questioni cruciali come la crisi climatica, le disuguaglianze e la guerra in Ucraina. Nel suo intervento, Berset ha sottolineato l’importanza di istituzioni forti e di un multilateralismo rinnovato per contrastare queste sfide globali.
Nel corso della settimana di apertura della 78a Assemblea generale dell’ONU, il presidente della Confederazione ha partecipato a diversi eventi, tra cui un vertice sull’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e una riunione del Consiglio di sicurezza dell’ONU dedicata all’Ucraina. Durante la seduta del Consiglio di sicurezza, Berset ha esortato la Russia a rispettare la Carta delle Nazioni Unite e a ritirarsi immediatamente dal territorio ucraino. Ha anche espresso solidarietà con l’Ucraina e l’impegno della Svizzera nel processo di ricostruzione.
Nel suo discorso all’Assemblea generale dell’ONU, Berset ha sottolineato la necessità di affrontare le grandi sfide che la comunità internazionale deve affrontare, come l’estrema disuguaglianza, la crisi climatica, i conflitti e l’erosione del multilateralismo. Ha invitato a rinnovare l’ordine mondiale basato sulla cooperazione e ha accolto con favore la “Nuova Agenda per la Pace” presentata dal segretario generale dell’ONU António Guterres in vista del Vertice ONU del futuro del 2024.
Berset ha anche partecipato a diversi incontri bilaterali con capi di Stato e di Governo, tra cui la presidente della Repubblica di Moldavia Maia Sandu, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva e il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol. Durante questi incontri, sono state discusse numerose questioni bilaterali e sfide globali.
Il vertice sull’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è stato un momento chiave della settimana dell’ONU. Berset ha sottolineato che, sebbene la maggior parte dei sotto-obiettivi sia nella giusta direzione, il ritmo deve essere accelerato. Ha inoltre evidenziato la necessità di un sistema multilaterale rafforzato, di un’architettura finanziaria internazionale efficiente e di una migliore collaborazione tra mondo scientifico, politica e settore privato.