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Editoriale redatto da giornalisti iscritti al Registro FIG e accreditati presso il Consiglio di Stato del Canton Ticino.

La Svizzera diventa Stato garante nei negoziati di pace in Colombia

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La Svizzera ha accettato di assumere il mandato ufficiale di garante del nuovo processo di pace in Colombia, a seguito della richiesta del Governo colombiano e del gruppo di ribelli EMC (Estado Mayor Central). Questo mandato è un segno di apprezzamento per il lavoro svolto dal nostro Paese nell’ambito della politica di pace e della diplomazia.

Il 20 settembre 2023, il Governo colombiano e l’EMC hanno annunciato l’avvio dei negoziati formali per l’8 ottobre. Il gruppo EMC si era formato nel 2016, quando una fazione dei ribelli delle FARC non aveva firmato l’accordo di pace con il Governo. La Svizzera, in qualità di garante, accompagnerà il nuovo processo di pace insieme ad altri Stati, rafforzando così ulteriormente il sostegno fornito finora al processo di pace in Colombia. Sarà presente ai negoziati e fornirà supporto politico e tecnico per garantire il processo.

L’architettura di accompagnamento internazionale sarà resa nota all’avvio dei negoziati. In Colombia sono attualmente in corso diversi processi di pace in parallelo. L’obiettivo del Governo è stringere accordi di pace vincolanti per tutti i gruppi armati. La Svizzera ha già accompagnato il processo negoziale con le FARC (Forze armate rivoluzionarie colombiane) e, dal 2016, l’attuazione dell’accordo di pace raggiunto, per il quale si batte anche in seno al Consiglio di sicurezza dell’ONU.

Dal novembre del 2022 la Svizzera è anche membro del gruppo di accompagnamento del processo di pace con l’ELN (Ejército de Liberación Nacional). Su richiesta, fornisce consulenza alle parti, per esempio su questioni relative al rispetto del cessate il fuoco o alla protezione della popolazione civile. La Divisione Pace e diritti umani (DPDU) del DFAE guida questo gruppo.

La Colombia è segnata da decenni da conflitti armati che vedono gruppi di guerriglieri combattere contro l’esercito colombiano e gruppi paramilitari. Il bilancio delle vittime è stimato a oltre 200 000 persone, di cui circa l’80 percento civili. Nel 2016 il Governo colombiano e le FARC hanno concluso un accordo di pace, ma i conflitti armati con altri gruppi di guerriglieri si sono in seguito intensificati in alcune regioni.

La Svizzera ha sempre svolto un ruolo importante nella promozione della pace e della sicurezza in Colombia. La DPDU si è concentrata sulla partecipazione della società civile, il cessate il fuoco e l’analisi del passato per aiutare a promuovere la riconciliazione. Inoltre, la Svizzera ha fornito aiuto nel campo dello sminamento e ha conservato l’accordo finale del 2016 e una copia di sicurezza dell’archivio della Commissione colombiana per la verità su richiesta del Governo colombiano e delle FARC.

La Confederazione svizzera ha sempre manifestato un impegno forte in favore della pace e della sicurezza, come evidenziato dalla sua partecipazione al processo di pace colombiano. Questo impegno si inserisce nelle priorità tematiche della Strategia di politica estera 2020-2023 del Consiglio federale, che prevede la promozione della pace e della sicurezza come uno degli obiettivi principali.

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TG Ticino Politica & Informazione del 26.11.2023

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