Il Consiglio federale ha deciso di estendere di due anni le concessioni di radiocomunicazione FM che erano prossime alla scadenza. Questa decisione permette ai programmi radiofonici di continuare a essere trasmessi via FM fino alla fine del 2026. L’obiettivo è fornire al settore radio la flessibilità necessaria per completare con successo il passaggio dalla radio analogica a quella digitale.
Con un’emendamento all’ordinanza sull’utilizzazione dello spettro delle radiofrequenze (OUS), le concessioni di radiocomunicazione FM esistenti rimarranno valide oltre la loro data di scadenza, consentendo alle emittenti radiofoniche di interrompere la diffusione analogica in base alle loro scelte. Dal 2020 non è più obbligatorio trasmettere programmi via FM. Inizialmente, l’industria radiofonica aveva pianificato di abbandonare completamente l’FM entro la fine del 2024. Tuttavia, questa proroga offre l’opportunità di completare il processo di migrazione verso la radio digitale entro la fine del 2026, adottando soluzioni individuali.
Il passaggio alla radio digitale è già in corso e sta procedendo positivamente. Attualmente, la maggior parte delle persone ascolta la radio in modalità digitale (tramite DAB+ e Internet). A partire dalla primavera del 2023, l’81% dell’ascolto radiofonico avviene in formato digitale, mentre solo il 19% utilizza ancora l’FM. Circa l’80% dell’ascolto digitale avviene a casa e sul posto di lavoro, mentre nei veicoli rappresenta circa i due terzi degli ascoltatori. Solo l’8% degli ascoltatori utilizza esclusivamente l’FM. Inoltre, il regolamento UE sull’adozione dello standard DAB+ per i nuovi veicoli contribuirà a aumentare ulteriormente l’ascolto digitale nei prossimi anni.