Entro il 2028, almeno 12 uffici postali in Ticino saranno chiusi, secondo un recente annuncio. Questa decisione fa parte di un piano di riorganizzazione più ampio della Posta Svizzera, volto a ridurre i costi e adattarsi alle nuove esigenze dei clienti, sempre più orientati verso i servizi digitali.
La chiusura degli uffici postali sta suscitando preoccupazioni tra i residenti, soprattutto nelle aree rurali, dove tali uffici rappresentano un servizio essenziale e un punto di riferimento per la comunità. Molti temono che la chiusura di queste strutture possa portare a un ulteriore isolamento delle regioni meno accessibili.
Le autorità locali e diversi gruppi di cittadini stanno esprimendo il loro disappunto e chiedono alla Posta di rivedere i piani, proponendo soluzioni alternative come l’introduzione di sportelli mobili o il potenziamento di altri servizi di prossimità.
Da parte sua, la Posta Svizzera ha ribadito che il processo di riorganizzazione è necessario per garantire la sostenibilità economica dell’azienda nel lungo termine, assicurando al contempo che verranno cercate soluzioni per minimizzare l’impatto sulle comunità colpite.
La chiusura degli uffici postali sta suscitando preoccupazioni tra i residenti, soprattutto nelle aree rurali, dove tali uffici rappresentano un servizio essenziale e un punto di riferimento per la comunità. Molti temono che la chiusura di queste strutture possa portare a un ulteriore isolamento delle regioni meno accessibili.
Le autorità locali e diversi gruppi di cittadini stanno esprimendo il loro disappunto e chiedono alla Posta di rivedere i piani, proponendo soluzioni alternative come l’introduzione di sportelli mobili o il potenziamento di altri servizi di prossimità.
Da parte sua, la Posta Svizzera ha ribadito che il processo di riorganizzazione è necessario per garantire la sostenibilità economica dell’azienda nel lungo termine, assicurando al contempo che verranno cercate soluzioni per minimizzare l’impatto sulle comunità colpite.