I verdi liberali del Ticino sin dall’inizio del conflitto in Ucraina si sono dichiarati estremamente costernati ed estremamente inquieti sulla situazione. Lo abbiamo ribadito più volte che l’attacco russo contro l’Ucraina ha delle conseguenze gravissime per la democrazia e la sicurezza in tutta l’Europa allineandoci alle dichiarazioni del partito nazionale. Questo attacco ha costituito di fatto una dichiarazione di guerra della Russia e la Svizzera e il Ticino si sono uniti all’insieme della comunità inter-nazionale per opporsi a questo attacco con sanzioni severe nei confronti di chi ha violato la sovranità Ucraina.
In parallelo, la comunità internazionale deve lavorare rapidamente a una soluzione pacifica e diplomatica del conflitto. Oltre alle sanzioni, la Svizzera può ugualmente agire per vie diplomatiche, in particolari quelle dell’OSCE e deve essere pronta a fornire aiuti umanitari. Il Ticino si è dimostrato generoso sin dai primi giorni del conflitto, ospitando centinaia di rifugiati di guerra e fornendo loro il supporto necessario. Nel contesto della soluzione politica del conflitto, la Conferenza sulla riforma dell’Ucraina (UCR22) poi denominata Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina, rientra negli strumenti necessari a trovare le strategie che permetteranno all’Ucraina di ripartire una volta che il conflitto sarà terminato, un ruolo importante per Lugano, il Ticino e la Svizzera che va affrontato con impegno e rispetto di un paese in guerra da oltre quattro mesi.
I verdi liberali del Ticino sono favorevoli ai lavori che si svolgeranno dal 4 al 5 Luglio, ben consapevoli che la pace è lontana, le discussioni costruttive permetteranno di preparare le basi del lungo e difficile percorso di ripartenza per un paese travolto dalla guerra il 24 febbraio 2022. Siamo infine convinti che le autorità sapranno diminuire al minimo i disagi per i cittadini di Lugano che dovranno vivere alcuni giorni di inconvenienti, per una conferenza di rilievo internazionale come la Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina 2022.