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Editoriale redatto da giornalisti iscritti al Registro FIG e accreditati presso il Consiglio di Stato del Canton Ticino.

Riunione italo-svizzera sull’imposizione fiscale dei lavoratori frontalieri

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Si è svolta il 28 settembre ad Ascona la riunione annuale tra Italia e Svizzera prevista dall’articolo 5 dell’Accordo del 1974 sull’imposizione fiscale dei lavoratori frontalieri italiani e sulla relativa compensazione finanziaria a favore dei comuni italiani di confine.

La delegazione italiana, presieduta dalla signora Paola Sarra del Ministero dell’Economia e delle Finanze, era composta da rappresentanti dell’Ambasciata d’Italia in Svizzera, della Regione Piemonte, della Regione Autonoma Valle d’Aosta, della Comunità Comprensoriale Val Venosta e dell’Associazione dei Comuni italiani di frontiera. La delegazione svizzera era guidata dal direttore della Divisione delle contribuzioni, Giordano Macchi, accompagnato dai rappresentanti delle Amministrazioni delle contribuzioni dei Cantoni Ticino, Grigioni e Vallese e della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali.

La riunione ha visto la partecipazione di entrambe le parti coinvolte nell’Accordo del 1974, che ha subito una revisione con l’approvazione del Nuovo Accordo sull’imposizione dei lavoratori frontalieri da parte dei Parlamenti svizzero ed italiano. Il nuovo accordo è entrato in vigore il 17 luglio 2023 ed è applicabile dal 1° gennaio 2024. La riunione di Ascona è stata dunque l’ultima in applicazione dell’Accordo del 1974.

Durante la riunione è stata affrontata la tematica del telelavoro, che resta attuale e ha reso necessaria l’introduzione di alcune modifiche nell’Accordo del 2023. La delegazione italiana ha illustrato la ripartizione delle somme ristornate per l’anno 2021 tra gli enti locali interessati, informando in merito alle opere realizzate ed in fase di progettazione. La delegazione svizzera ha comunicato che l’importo della compensazione finanziaria sulle remunerazioni dei frontalieri per l’anno 2022 ammonta a CHF 107.482.210,25 per i tre Cantoni Grigioni, Ticino e Vallese, già versati a fine giugno. Inoltre, ha fornito i dati statistici relativi al numero dei frontalieri italiani che operano nei Cantoni interessati dall’Accordo, pari a 75.182.

La riunione ha permesso di tematizzare alcune problematiche applicative bilaterali, tra cui l’applicazione delle norme fiscali sui redditi dei frontalieri e la ristampa delle dichiarazioni fiscali. Inoltre, è stata discussa la questione del coordinamento tra le autorità fiscali italiane e svizzere in caso di controversie riguardanti i frontalieri.

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TG Ticino Politica & Informazione del 26.11.2023

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