L’8 e il 9 aprile 2021 il consigliere federale Ueli Maurer e il presidente della Direzione generale della Banca nazionale svizzera (BNS), Thomas Jordan, partecipano alla riunione virtuale del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca mondiale. La riunione, così come il vertice dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali del G20, verte sulla gestione a livello globale della crisi legata alla pandemia di COVID-19 e sul sostegno ai Paesi più poveri.
Il comitato direttivo ministeriale del FMI si occupa delle sfide in ambito di politica economica e della necessità di intervento da parte del FMI per superare la crisi. La Svizzera si impegna affinché i Paesi colpiti dalla crisi innescata dalla pandemia di COVID-19 continuino a beneficiare di misure di sostegno adeguate. Le riforme strutturali e una politica di bilancio credibile creano le condizioni per una ripresa economica praticabile e sostenibile. Di principio la Svizzera è disposta a sostenere un consenso per un’ampia assegnazione di diritti speciali di prelievo del FMI. Ciò permetterebbe ai membri, compresi i più poveri, di accedere alla liquidità, garantendo trasparenza e responsabilità nell’impiego dei fondi.
In seno al Comitato per lo sviluppo della Banca mondiale la Svizzera accoglierà favorevolmente le misure adottate dalla Banca mondiale per affrontare la crisi causata dalla pandemia di COVID-19 e il suo approccio globale per una ripresa economica ecologica, solida e inclusiva. La Banca mondiale deve promuovere gli investimenti rispettosi del clima coinvolgendo il settore privato e sostenere la creazione di posti di lavoro locali e dignitosi, il rafforzamento di sistemi educativi e sanitari come pure la sicurezza sociale. L’Agenda 2030 e l’Accordo di Parigi sul clima costituiscono il quadro di riferimento internazionale. La Svizzera approva le misure adottate dalla Banca mondiale per creare e distribuire vaccini nei Paesi in via di sviluppo. Ciò presuppone uno stretto coordinamento con le organizzazioni partner, elevati standard ambientali, sociali e in materia di governance come pure una rigorosa lotta contro la corruzione.
La Svizzera, che sostiene la proroga dell’iniziativa per una sospensione temporanea del servizio del debito («Debt Service Suspension Initiative», DSSI), ha sottolineato la necessità di adottare misure efficaci per assicurare la sostenibilità del debito e nel contempo ha rimarcato che una politica economica credibile e sostenibile è indispensabile per una ripresa solida. L’elevato livello di debito dei Paesi più poveri esige un’attuazione coerente e un’estensione del quadro comune per le ristrutturazioni del debito da negoziare caso per caso e i pertinenti lavori del FMI.
All’incontro dei ministri delle finanze del G20 del 7 aprile hanno partecipato il consigliere federale Ueli Maurer e il presidente della Banca nazionale, Thomas Jordan. Il G20 si è occupato di questioni finanziarie e ha aggiornato il suo piano di azione per contrastare la crisi causata dalla pandemia di COVID-19. Sono inoltre stati forniti stimoli per l’impegno del FMI e della Banca mondiale. Per quanto riguarda la tassazione dell’economia digitalizzata, di principio la Svizzera ha approvato il fatto che l’OCSE prosegua su mandato del G20 i lavori per trovare una soluzione multilaterale alle numerose questioni aperte, fermo restando che continua a sostenere soluzioni semplici, chiare e moderate.