Nel mese di maggio 2023, la Svizzera ha registrato un aumento del 23,9% delle domande d’asilo rispetto al mese precedente. Secondo i dati della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), sono state presentate 2045 domande d’asilo, ossia 394 in più rispetto ad aprile. Inoltre, rispetto a maggio 2022, il numero di domande è aumentato di 570 unità.
I principali Paesi di provenienza dei richiedenti asilo sono stati la Turchia e l’Afghanistan, che hanno presentato rispettivamente 483 e 425 domande. Altri paesi di provenienza includono l’Eritrea, l’Algeria e il Marocco.
Le domande primarie sono state 1682, mentre le domande secondarie sono state 363. Le persone che presentano una domanda d’asilo primaria lo fanno indipendentemente da altre persone che hanno già chiesto protezione. Al contrario, una domanda secondaria interviene successivamente a una domanda d’asilo già registrata (ad esempio in caso di nascita, ricongiungimento familiare o domanda d’asilo multipla).
La SEM ha liquidato in prima istanza 2112 domande d’asilo nel mese di maggio 2023. Di queste, 650 hanno ricevuto una decisione di non entrata nel merito (in 527 casi in virtù dell’Accordo di Dublino), 464 hanno ricevuto la concessione dell’asilo e 595 hanno ricevuto l’ammissione provvisoria.
Nello stesso mese, 1505 persone hanno lasciato la Svizzera sotto il controllo delle autorità o sono state rimpatriate o trasferite in uno Stato terzo. La Svizzera ha chiesto ad altri Stati Dublino la presa in carico di 862 richiedenti l’asilo. Nel medesimo lasso di tempo, 177 persone sono state trasferite nello Stato Dublino competente. Contestualmente, la Svizzera ha ricevuto 292 domande di presa in carico Dublino e 65 persone sono state trasferite in Svizzera.
Inoltre, nel mese di maggio, la SEM ha concesso lo statuto di protezione S a 1290 profughi provenienti dall’Ucraina. Tuttavia, lo statuto è stato revocato in 1014 casi in cui le persone in questione hanno lasciato la Svizzera. Nel corso del mese, 1341 persone provenienti dall’Ucraina hanno richiesto lo statuto di protezione S, ma in 47 casi è stato negato perché non erano soddisfatti i criteri pertinenti. A fine maggio, le persone titolari dello statuto S erano in totale 65.499.