Il consigliere federale Guy Parmelin ha partecipato ad una tavola rotonda con rappresentanti di 17 associazioni economiche e camere di commercio, della Segreteria di Stato dell’economia (SECO), di Switzerland Global Enterprise (S-GE) e dell’Assicurazione svizzera contro i rischi delle esportazioni (SERV) per discutere della politica industriale all’estero e dei negoziati di libero scambio.
Parmelin ha sottolineato il ritorno della politica industriale, causato dal varo dell’ Inflation Reduction Act negli Stati Uniti e del Green Deal Industrial Plan nell’Unione europea, e le ripercussioni per la Svizzera. I rappresentanti del mondo economico hanno evidenziato come questa politica sia un fattore di incertezza, poiché la Svizzera non persegue alcuna politica industriale propria, bensì si concentra su condizioni quadro favorevoli.
Durante l’incontro si è parlato anche dei processi negoziali di libero scambio in corso, con particolare attenzione ai negoziati con i Paesi emergenti, in quanto l’estensione della rete di accordi permette di diversificare ulteriormente le catene di approvvigionamento. Inoltre, si è discusso dell’impatto sull’esportazione dell’attuale politica europea e dell’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS.