Il freno all’indebitamento è uno degli strumenti più importanti nella politica finanziaria della Svizzera e ha appena compiuto vent’anni. Introdotto nel 2003, ha permesso di controllare in modo efficace le uscite totali della Confederazione. L’Amministrazione federale delle finanze (AFF) ha festeggiato questo traguardo con un evento che ha coinvolto personalità della politica, dell’amministrazione e del mondo scientifico. Inoltre, l’AFF ha redatto un nuovo documento di lavoro che presenta l’efficacia delle disposizioni di politica fiscale sulla base della letteratura scientifica internazionale.
Il freno all’indebitamento definisce un quadro vincolante per stabilire un ordine di priorità tra le uscite, rafforza la pianificazione finanziaria a medio termine e impone al Parlamento e all’Amministrazione federale una certa disciplina. Il meccanismo prevede inoltre eccezioni per far fronte a situazioni straordinarie e tiene conto dell’evoluzione congiunturale. Grazie a questo strumento, le finanze della Confederazione hanno registrato uno sviluppo positivo. Nonostante l’aumento del debito dovuto alla pandemia di COVID-19, con un tasso d’indebitamento inferiore al 30% del prodotto interno lordo, la Svizzera occupa una posizione eccellente nel confronto internazionale. Il freno all’indebitamento ha contribuito a consolidare la resilienza della Svizzera alle crisi.
Negli anni Novanta si è creato uno squilibrio nei conti pubblici. In pochi anni i deficit miliardari hanno causato un notevole incremento dell’indebitamento, che è stato accentuato dal finanziamento delle casse pensioni della Confederazione e delle imprese parastatali. L’appello all’introduzione di una disposizione fiscale concreta ed efficace si è fatto via via più pressante. Nel 2001 l’articolo costituzionale pertinente è stato approvato in votazione popolare con l’84,7% di voti favorevoli e nel 2003 la disposizione fiscale è stata introdotta definitivamente.
L’ex consigliere federale Kaspar Villiger è considerato il “padre” del freno all’indebitamento ed ha sottolineato che questo strumento ha dato ottimi risultati. Dalla sua introduzione, la Svizzera gode di un periodo di prosperità riconosciuto a livello mondiale e vanta una stabilità finanziaria che suscita grande ammirazione. L’attuale ministra delle finanze Karin Keller-Sutter ha aggiunto che molti timori si sono rivelati infondati. Il freno all’indebitamento non ha ostacolato gli investimenti e si è dimostrato molto efficace anche in situazioni di crisi come la pandemia di COVID-19.
Il nuovo documento di lavoro redatto dall’AFF presenta l’efficacia delle disposizioni di politica fiscale sulla base della letteratura scientifica internazionale. La ricerca empirica traccia un quadro perlopiù positivo dell’impatto delle disposizioni fiscali. Tuttavia, la modalità di esecuzione di tali disposizioni influisce in maniera sostanziale sulla loro efficacia.