Robert F. Kennedy Jr., figlio di Bob Kennedy e nipote di John F. Kennedy, ha annunciato la sospensione della sua corsa per la presidenza degli Stati Uniti. In un discorso tenuto a Phoenix, Kennedy ha dichiarato che darà il suo sostegno a Donald Trump. Le motivazioni dietro questa decisione sono legate a questioni di libertà di parola, alla guerra in Ucraina e alla protezione dei giovani, secondo quanto affermato dallo stesso Kennedy.
Kennedy ha comunicato che ritirerà il suo nome dalle schede elettorali in dieci stati, ma ha incoraggiato comunque gli elettori a votare per lui dove il suo nome rimane presente. Criticando il sistema elettorale americano, Kennedy ha descritto la democrazia come un concetto ridotto a uno slogan e ha espresso discontento per la gestione delle primarie, l’accesso ai media e le difficoltà burocratiche incontrate durante la sua campagna.
Inoltre, ha sottolineato la mancanza di trasparenza e di opportunità di partecipazione equa nei dibattiti e nelle interviste per i candidati, citando specificamente l’assenza di interviste pubbliche con Kamala Harris, la candidata democratica. Questo annuncio segna una svolta significativa nella campagna elettorale e solleva interrogativi sulle dinamiche interne della politica americana.
Kennedy ha comunicato che ritirerà il suo nome dalle schede elettorali in dieci stati, ma ha incoraggiato comunque gli elettori a votare per lui dove il suo nome rimane presente. Criticando il sistema elettorale americano, Kennedy ha descritto la democrazia come un concetto ridotto a uno slogan e ha espresso discontento per la gestione delle primarie, l’accesso ai media e le difficoltà burocratiche incontrate durante la sua campagna.
Inoltre, ha sottolineato la mancanza di trasparenza e di opportunità di partecipazione equa nei dibattiti e nelle interviste per i candidati, citando specificamente l’assenza di interviste pubbliche con Kamala Harris, la candidata democratica. Questo annuncio segna una svolta significativa nella campagna elettorale e solleva interrogativi sulle dinamiche interne della politica americana.