Il Consiglio federale svizzero ha deciso di disciplinare in modo più semplice e flessibile la partecipazione della Svizzera a missioni e operazioni militari dell’Unione Europea per la gestione delle crisi e il mantenimento della pace. Questo al fine di intensificare la cooperazione internazionale in ambito di sicurezza e difesa e di ridurre gli oneri burocratici.
Attualmente, per ogni nuovo impiego di esperti svizzeri in missioni civili dell’UE, è necessario un accordo specifico. Il Consiglio federale intende ora disciplinare queste modalità in un “Framework for Participation Agreement” (FPA), rendendo così il processo più snello ed efficiente.
Allo stesso modo, il Consiglio federale vuole inserire anche gli impieghi militari svizzeri per il sostegno alla pace all’interno dell’FPA. Ciò permetterà alla Svizzera di partecipare in modo più flessibile, senza però creare alcun obbligo di partecipazione. La Svizzera manterrà la sua autonomia decisionale, basandosi sulle proprie priorità in materia di pace e sicurezza.
Grazie a questa semplificazione, il Consiglio federale potrà promuovere in modo più efficiente gli interessi e gli obiettivi della Svizzera in ambito di politica di pace e sicurezza, riducendo al contempo l’onere burocratico.
Il sostegno militare alla pace è un elemento fondamentale della strategia svizzera di intensificazione della cooperazione internazionale in materia di sicurezza e difesa. Ciò permette all’esercito svizzero di beneficiare delle esperienze di altre forze armate, pur contribuendo con le proprie capacità alla sicurezza in Europa.