Il comparto immobiliare riveste un ruolo fondamentale nell’economia svizzera, rappresentando il 16% del prodotto interno lordo (PIL) nazionale e offrendo circa 592.000 posti di lavoro a tempo pieno. Stando ai dati riportati nell’ultimo rapporto “L’importanza economica del settore immobiliare in Svizzera” e nell'”Atlante digitale dell’immobiliare in Svizzera”, realizzati per conto dell’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) e della HEV (Hauseigentümerverband Schweiz), il patrimonio edilizio elvetico conta circa 2,8 milioni di edifici, con un valore di costruzione di 3,1 trilioni di franchi svizzeri e una superficie di 1,1 miliardi di metri quadri, di cui quasi due terzi dedicati ad uso residenziale.
Il settore immobiliare genera l’11% del PIL svizzero, percentuale che sale al 16% includendo i canoni di locazione e il valore locativo delle abitazioni private. Circa il 14% di tutti gli occupati in Svizzera lavora nel comparto immobiliare, che ha inoltre registrato una crescita della creazione di valore lorda del 23% tra il 2011 e il 2021, a fronte di un aumento complessivo dell’economia del 17%.
Tra il 2011 e il 2022, il parco immobiliare svizzero è aumentato da 2,66 a 2,82 milioni di edifici, con un predominio di case unifamiliari. A livello regionale, i Cantoni di Berna, Zurigo e Argovia ospitano un terzo di tutti gli immobili. L’incidenza economica del settore varia tuttavia notevolmente da Cantone a Cantone, oscillando tra l’8% del PIL cantonale di Basilea-Città e il 22% di quello di Glarona, tendenzialmente più elevata nelle zone rurali rispetto a quelle urbane.
Il comparto immobiliare genera inoltre un gettito fiscale significativo, pari a circa 17,4 miliardi di franchi, ovvero l’11% delle entrate fiscali complessive della Svizzera. Nonostante l’aumento dell’importo assoluto delle imposte, la quota relativa del settore sul totale è aumentata solo lievemente, in ragione della crescita generale delle entrate fiscali registrata in questo periodo.