Il Consiglio federale svizzero sta analizzando le misure sui valori patrimoniali russi a livello internazionale. L’Unione Europea (UE) ha inasprito le misure in caso di violazione delle sanzioni e sta considerando l’utilizzo dei valori patrimoniali russi per sostenere la ricostruzione dell’Ucraina. Nel frattempo, la Svizzera partecipa alle discussioni internazionali per apportare il proprio punto di vista.
Il Consiglio federale ha preso in considerazione gli sviluppi internazionali relativi ai valori patrimoniali russi congelati su scala mondiale. Tuttavia, la confisca di valori patrimoniali russi privati non acquisiti in maniera illecita viola la Costituzione federale e l’ordinamento giuridico vigente. Il Consiglio federale ha quindi conferito all’Amministrazione nuovi mandati d’esame.
Il Dipartimento federale di giustizia e polizia ha informato il Consiglio federale sullo stato attuale degli sviluppi internazionali e sulla discussione in corso nel gruppo di lavoro interno all’Amministrazione. In base a questo punto della situazione, il Consiglio federale intende far esaminare a fondo diversi aspetti, in particolare gli inasprimenti previsti dall’UE delle misure in caso di violazione delle sanzioni e le possibilità di confiscare i valori patrimoniali acquisiti in maniera illecita.
Il Consiglio federale ha incaricato l’Amministrazione di informarlo in merito entro il 30 novembre 2023. Il Governo ha ribadito che la Svizzera parteciperà alle discussioni internazionali e porterà avanti le sue riflessioni. Ritiene fondamentale che si proceda in maniera coordinata su scala internazionale, nel rispetto dello Stato di diritto delle prescrizioni della Costituzione.
