Il Ministero pubblico e la Polizia cantonale comunicano che è stato arrestato un 50enne cittadino italiano residente in Italia, sospettato di aver messo in atto nel corso della prima metà del 2023 truffe al credito ai danni di numerose società con sede in Ticino e in tutta la Svizzera. Il danno stimato è di oltre 100 mila franchi.
Dagli accertamenti esperiti sino a ora, emerge il seguente modus operandi: l’imputato, spacciandosi per l’amministratore di svariate società svizzere, ordina merce a nome di queste ultime, usurpandone la ragione sociale e creando indirizzi e-mail ad hoc e timbri societari fasulli, sapendo che la credibilità economica e commerciale delle stesse garantisce il pagamento su fattura della merce ordinata. Nel momento in cui la fattura viene recapitata alla società in questione la truffa viene rivelata ma nel frattempo la merce è già stata esportata e rivenduta.
L’ipotesi di reato a carico dell’imputato è di truffa per mestiere, in subordine ricettazione. L’inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Caterina Jaquinta Defilippi. Considerati gli accertamenti in corso, non verranno rilasciate ulteriori informazioni.
Ritenuto come periodicamente si ripresentino episodi di simili truffe al credito ai danni di società ticinesi ed elvetiche, si rendono attenti i commercianti a voler verificare con attenzione, prima della consegna della merce ordinata a credito (soprattutto se di ingente valore), la documentazione che viene presentata e la reale identità degli interlocutori rappresentanti delle società acquirenti. Questo sia al momento delle ordinazioni sia della consegna della merce.
Precauzioni per i commercianti:
Verifica dell’autenticità delle società acquirenti: Prima di accettare ordini da società sconosciute o poco note, è fondamentale effettuare una ricerca approfondita sulla loro esistenza legale e reputazione.
Controllo dei documenti: Esaminare attentamente i documenti presentati dalle società acquirenti, inclusi certificati di registrazione, documenti fiscali e referenze commerciali. Verificare anche l’autenticità dei timbri societari utilizzati.
Verifica dell’identità degli interlocutori: Richiedere informazioni personali e contatti verificabili agli interlocutori rappresentanti delle società acquirenti. Effettuare una ricerca online per confermare l’identità e la posizione lavorativa dei contatti forniti.
Attenzione alle comunicazioni via email: Prestare attenzione a segni di phishing o email sospette. Verificare attentamente l’indirizzo email del mittente e cercare eventuali discrepanze con l’indirizzo ufficiale della società acquirente.
Conferma telefonica: Prima di procedere con la consegna della merce, effettuare una chiamata telefonica alla società acquirente per confermare i dettagli dell’ordine e l’autenticità della transazione.
Monitoraggio delle transazioni finanziarie: Tenere traccia delle transazioni finanziarie effettuate con le società acquirenti. Segnalare eventuali attività sospette alle autorità competenti.
Collaborazione con le autorità: Fornire tutte le informazioni necessarie alle autorità competenti nel caso si sospetti di essere vittime di una truffa al credito. Collaborare pienamente con le indagini in corso.
Formazione del personale: Assicurarsi che tutto il personale coinvolto nelle vendite e nelle transazioni finanziarie sia adeguatamente formato per riconoscere segni di possibili truffe al credito e agire di conseguenza.
Scambio di informazioni tra commercianti: Mantenere una rete di comunicazione con altri commercianti per condividere informazioni sulle truffe al credito e sui modelli di comportamento sospetti.
Assicurazione contro le frodi: Considerare l’opzione di stipulare un’assicurazione contro le frodi che possa coprire eventuali perdite finanziarie causate da truffe al credito.
Queste precauzioni possono aiutare i commercianti a proteggersi da possibili truffe al credito e a mantenere la sicurezza finanziaria delle loro attività. La collaborazione tra le autorità competenti e i commercianti stessi è fondamentale per contrastare efficacemente questo tipo di reati e garantire un ambiente commerciale più sicuro.
